Il Ceo

La vita di Davide Andreatta, in arte Il Ceo, subisce probabilmente un brusco cambiamento durante una mattina invernale del 2012 quando, spalancando le finestre di casa, si accorge che nel campo di fronte due ragazzi stanno lavorando un vigneto. Fin qui nulla di strano, se non che lui quei ragazzi li conosce – e sono anche amici suoi – perché fanno parte delle compagnie che ha frequentato quand’era adolescente e viveva nei dintorni di Cittadella. I due giovani sono Andrea ed Enrico de Il Moralizzatore e si stanno da poco cimentando nella viticoltura naturale con il loro nuovo progetto vitivinicolo. Davide, all’epoca, è commerciale di un’azienda, ma non si sente appagato. Ha da poco frequentato un corso di cucina per avvicinarsi al mondo del cibo, quello di qualità da cui da anni è appassionato. Ha lavorato in una cucina di una nota osteria di Solagna, Da Doro, nella quale ha avuto a che fare con ingredienti di primissima qualità, spesso provenienti da agricoltura sostenibile. È qui che il Ceo ha incontrato i vini naturali ed i loro profumi e sapori, mai avvertiti in altri tipi di vino. Quella mattina allora, il Ceo coglie la palla al balzo e si offre di aiutare i due ragazzi de Il Moralizzatore nei lavori in vigna e in cantina. Dà una mano dal 2012 al 2014 e, grazie ad Andrea ed Enrico, impara tre cose: innanzitutto partecipa a tutte le fasi della viticoltura e della vinificazione, acquisendo una visione a 360 gradi sul processo di produzione del vino, dalla vite alla bottiglia. In secondo luogo mette in pratica diverse tecniche di biodinamica, la filosofia agricola sperimentata da Il Moralizzatore. In terzo luogo entra in contatto con numerosi altri produttori di vini biologici e naturali, di cui assaggia i vini e ne ascolta le esperienze.

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Credits: http://www.antoniocampanella.com

Nel 2013, grazie al supporto di un altro viticoltore del basso vicentino,  Alessandro Pialli, porta a termine la sua prima vinificazione in autonomia e produce, per sé e per i suoi amici, il suo primo vino: “Toro”, un tocai rosso.
Nel 2014 Il Ceo capisce che la sua strada di vita ha a che fare con vigne e vino e dunque prende in affitto un vigneto a Breganze. Non è proprio un salto nel vuoto, il DNA dell’agricoltore ce l’ha in famiglia, col padre titolare di un’azienda di cereali e vacche da latte.

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Il vigneto che gestisce è anziano, le piante sono vecchie, appartenenti alle varietà Vespaiola, Pinot Grigio, Pinot Nero e Chardonnay. Coltivandole, si accorge di una cosa: la Vespaiola, varietà autoctona, resiste molto meglio alle malattie dei vari vitigni internazionali. Purtroppo nell’area di Breganze, nei decenni v’è stata una costante e intensa sostituzione degli autoctoni con le varietà interazionali, a causa delle richieste del mercato. Ora, ricominciare con i vitigni del posto è arduo. Eppure questa situazione assume i tratti di una sfida per Davide che intraprende una testarda selezione massale per recuperare i vitigni autoctoni e renderli protagonisti del proprio progetto agricolo. Ora Vespaiola e Groppello sono le varietà che Il Ceo intende valorizzare nei suoi vini.

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Credits: http://www.antoniocampanella.com

In vigna le lavorazioni e le tecniche sono quelle previste dalla biodinamica, ed implicano un’attenta ricerca di equilibrio tra forze all’interno dell’ecosistema. In particolare centrale è la salute del suolo di cui Davide si prende cura con arieggiature del terreno, sovesci e preparati biodinamici. Il suo fine è che della terra che lavora rimanga qualcosa e che l’ambiente si mantenga sano.

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Credits: http://www.antoniocampanella.com

In cantina le fermentazioni dei vini sono spontanee e la solforosa non viene utilizzata o impiegata soltanto in contenuti minimi. I vini de Il Ceo sono, ad oggi, il Merloq, un Merlot in purezza; il Vespri, un Vespaiolo in versione sia frizzante che ferma; il Pigri, un Pinot Grigio in purezza; e due rosè, uno prodotto con Merlot e Syrah e uno col Groppello, entrambi sono la novità del 2019.

Il Ceo si è fatto conoscere attraverso diverse fiere ed esposizioni, come VinNatur e Vini di Vignaioli, tramite cui è entrato in contatto con vari importatori europei, da Parigi a Copenaghen, dall’Olanda alla Spagna. I suoi vini si stanno facendo apprezzare, soprattutto dove è più sviluppata una sensibilità ambientalista. Davide però vola basso e rema dritto per la sua strada che è quella del recupero dei vitigni autoctoni e della viticoltura naturale, rimanendo cosciente che il suo vero scopo non è quello di produrre e vendere più vino – seppur ciò sia necessario per condurre un’esistenza dignitosa – ma quello di restituire alla terra quello che essa gli ha dato. È questa consapevolezza che gli ha donato un equilibrio e una serenità interiore, doti fondamentali per chi fa dell’agricoltura naturale una scelta di vita.    

 

La foto di copertina è realizzata da www.antoniocampanella.com


I prodotti: Vino
Certificazione biologica: No
Punto vendita: Sì
Ristorazione: No
Ospitalità: No
Sito web: No
Email: d.andreatta79@gmail.com
Fb: Il Ceo
Contatti: 342 8012142


bandiera inglese Il Ceo is a young vigneron who, since 2014, has been cultivating vineyards in Breganze. He follows biodynimic rules and makes natural wines. His aim is to recover native wine varietals in order to promote the land he lives in. His wines are made with spontaneous fermentation and small amount of sulfites.

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