Terrabona

A Solagna e nella valle del Brenta la coltivazione principale, fino a un secolo fa, era quella del tabacco. Nel Seicento questa cultura esotica era stata introdotta nella vallata e la sua vendita ufficiale, nonché il suo contrabbando, costituivano la base della sussistenza dei contadini locali. Oggi della coltivazione del tabacco rimane veramente poco, se si escludono i numerosi terrazzamenti sostenuti da muratura a secco – le masiere – che si possono ancora scorgere tra i pendii della valle del Brenta, e nei quali il tabacco, tra enormi difficoltà e fatiche, cresceva. Nel corso del ‘900 l’industrializzazione del comparto agricolo decretò il graduale ma inarrestabile abbandono dell’agricoltura in quest’area: i terreni troppo impervi e le dimensioni ridotte erano limiti invalicabili per la redditività delle coltivazioni; di conseguenza l’abbandono della terra divenne in pochi decenni una realtà.

Tra gli appezzamenti dedicati al tabacco, una era quello del bisnonno di Paolo, ragazzo di Solagna che, insieme al socio Diego, ha dato vita alla sua azienda agricola, Terrabona. La storia di questo ettaro e mezzo di terra è alquanto singolare e merita di esser raccontata: il bisnonno di Paolo, Sebastiano, era uno dei tanti contadini dell’area che, in periodo fascista, per sopravvivere, era costretto a darsi al contrabbando del tabacco. Fu scoperto e multato; non riuscendo a saldare, Sebastiano fu costretto a vendere la terra. La sua famiglia dovette dolorosamente abbandonare il luogo natio, ma i legami con esso rimasero vivi e forti. Nel 1994 il padre di Paolo, Tullio, riesce a ricomprare la casa e l’appezzamento, dedicandosi, da hobbista, ad allevare due vacche, facendo fieno e coltivando un po’ di orto. Nel frattempo Paolo studia enologia a Conegliano e Scienze e Tecnologie Agrarie a Padova, spostandosi alla fine del corso di studi in Venezuela per un anno, dove scrive la sua tesi sulla viticoltura tropicale. In Venezuela ciò che più lo colpisce è la differente struttura delle coltivazioni: gli enormi latifondi, le monocolture, che restituiscono ortaggi di dubbia qualità, niente a vedere con quelli coltivati dal padre nel piccolo orto di casa. 

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Nel 2017, al ritorno in Italia, Paolo, tornato più consapevole su cosa significhi e cosa implichi un’agricoltura sana, si rimbocca le maniche e inizia a coltivare il proprio orto, con l’idea di fare la professione del contadino. Conosce Diego, il ragazzo di sua sorella, appassionato batterista, e insieme fondano Terrabona. Nei 19.000 metri quadri di terra che gestiscono con l’aiuto imprescindibile di Tullio, Terrabona produce ortaggi di tutti i tipi, con un’attenzione speciale nel periodo primaverile per uno dei prodotti cardine del bassanese, l’asparago bianco. Sono state costruite due serre per anticipare i tempi di alcune colture. Circa 500 sono invece gli ulivi che si trovano a Solagna e a Pove del Grappa. Le olive, raccolte tra metà ottobre e metà novembre, vengono portate al frantoio di Pove nell’arco di 12 ore, per mantenerne le proprietà organolettiche e nutrizionali. Il metodo di coltivazione degli ulivi, nonché dell’orto, segue i criteri dell’agricoltura biologica, pur non avendo una certificazione.

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Negli ultimi anni sono stati recuperati 5000 metri quadri di terra tra i terrazzamenti abbandonati nella parte alta di Solagna, estendendo la superficie coltivata. In aggiunta, sul massiccio del Grappa, a 1300 metri sul livello del mare, Paolo e Diego curano un orto montano, dove crescono patate e cappucci, nonché altre varietà che resistono al clima più rigido.

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Le verdure e l’olio di Terrabona sono a disposizione nel punto vendita aziendale, attraverso consegne a domicilio nella zona e il sabato mattina presso il mercatino nell’ex magazzino dei tabacchi di Solagna. A breve tra gli olivi scorrazzeranno cento galline ovaiole, mentre un piccolo laboratorio inizierà a trasformare gli ortaggi coltivati e a imbottigliare l’olio EVO. Tra i progetti futuri ci sono quello di aprire l’azienda agricola alla didattica, accogliendo bimbi e adulti nella vita rurale, nonché di allestire un piccolo chiosco estivo lungo il Brenta, in un terreno di proprietà, dove proporre i prodotti aziendali e vini di vignaioli del territorio e, sfruttando anche l’amore di Diego per la musica, creare dei momenti di svago aperti al pubblico. Passo dopo passo. Intanto Diego e Paolo si sono accorti che all’aria aperta stanno bene, che la stanchezza quando tornano a casa è una stanchezza sana e che coltivano con premura e dedizione ciò che mangiano e ciò che offrono alla comunità locale. Salvaguardano e valorizzano terreni che sarebbero stati abbandonati e ridanno vita ed entusiasmo ad aree marginali altrimenti dimenticate. Aree marginali che, grazie anche al loro contributo, ora tornano ad essere un presidio di agricoltura sostenibile e di aggregazione sociale nel territorio.


I prodotti: Olio, ortaggi, uova
Certificazione biologica: No
Punto vendita: Sì
Ristorazione: No
Ospitalità: No
Sito web: No
Email: paolocanevea@gmail.com
Fb: Terrabona
Contatti: 338 1651517


bandiera inglese Terrabona is a farm close to Monte Grappa, in Solagna. Paolo, the ownws, produces organic vegetables and olive oil. Bassano asparago is its most important crop, since it is a vegetable strictly related to the territory.


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